Se non capisci Rovazzi, credimi, non hai capito nulla.

Se non capisci Rovazzi, credimi, non hai capito nulla.

Per essere volutamente drastici, puoi far parte di due persone al mondo: chi ha visto il video di Fabio Rovazzi e chi manco sa chi sia. In ogni caso eccolo qui (Youtube)

 

Per essere onesti comunque, nel panorama italiano, nel bene o nel male, ignorare un personaggio come Rovazzi può essere molto difficile, meglio appartenere ad un altra categoria, quella italianissima di “giudice di X factor globale”.


Si, parente stretta della professione da allenatore che ha accompagnato generazioni di italiani negli scorsi decenni, questa categoria vanta tra le sue fila milioni di italiani che, pur senza avere una minima cognizione di cosa sia necessario fare per intraprendere una carriera nel mondo dello show business, dispensano giudizi che ritengono più che autorevoli su meriti, vita e carriere di chiunque. Esempio? “Un tempo si che avevamo i nostri cantautori, De Andrè e Tenco, e ora ci dobbiamo subire questo” oppure “questa non è nemmeno musica, come si fa a prestargli attenzione”.


Beh, espertoni, scrivo proprio per riempire una pagina della vostra vita. Credetemi, non avete capito nulla di quello che Fabio Rovazzi ha compreso benissimo.


Il motivo del tanto avventarsi sul nostro personaggio è un’abitudine che si ripete all’ormai quarto singolo dell’artista “faccio quello che voglio”, brano che non è che una altalena di partecipazioni top, dal “Luke Skywalker” Gianni Morandi fino ad Eros Ramazzotti, Cracco, Diletta Leotta.


Canzone dimenticabile? Estiva? Si, e nelle chiarissime intenzioni di video e canzone è come se lo si volesse proprio sottolineare! Perché un Rovazzi non lo si può proprio giudicare per le doti canore, così come non giudicherai mai Cracco per le sue doti oratorie o Briatore per la sua simpatia.


Rovazzi ha fatto quello per cui ognuno di noi è chiamato oggi a sforzarsi, e se non lo comprendiamo è perché abbiamo proprio perso il punto: qui parliamo di differenziarsi.


Qui non parliamo di qualcuno che vuole essere il nuovo Morandi, Albano o Nek, e lui lo sa benissimo, tant’è che li celebra a modo suo. Rovazzi ha semplicemente creato e perseguito un suo genere: lo ribattezzerei Musicomedy, l’incontro tra musica e comicità, in uno scenario italiano del tutto sprovvisto e nudo.


Ci sei arrivato, tu che continui ad accomunarlo ad altri illustri colleghi? Il segreto è tutto qui, e forse, in un discreto bagno di umiltà per chiunque oggi vada a crearsi un business, dovremmo prendere esempio a piene mani dall’intraprendenza, la creatività e l’originalità di questo ragazzo.


Perché per funzionare nel mondo di oggi non puoi immaginare di ricalcare quello che hanno fatto tutti i tuoi predecessori ieri. Semmai onorali, prendi ispirazione e mettici del tuo, con l’obiettivo forte e deciso che nel mondo della comunicazione di oggi può funzionare: crea impatto, non far rimanere il tuo spettatore privo di emozioni. Travolgilo, come il buon Fabio ormai ha ben imparato. E noi?

Designer, founder of the Digital company Ex Design Studio.